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Pubblicato il

27 Giugno 2025

Autore

Daniele Ditta

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3 min

Ancipa, al via i test su una condotta idrica con sensori incorporati

Ascoltare il suono dell’acqua per misurare la portata di una condotta idrica. Con il progetto “Ti Sento”, i ricercatori delle Università di Palermo, Catania ed Enna hanno sviluppato una condotta “intelligente” con sensori incorporati per calcolare, attraverso le vibrazioni, quanto velocemente l’acqua si muove attraverso una tubazione. Informazioni preziose per monitorare una rete idrica e individuare ad esempio il punto esatto in cui si verifica una dispersione d’acqua.

I soggetti proponenti del progetto “Ti Sento” (Tubo in composito sensorializzato per applicazioni idrauliche) sono il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura  (DICAr) dell’Università di Catania; il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Enna Kore e due aziende private: Ekso srl di Ragusa (capofila del progetto) e Maplad srl di Catania. Mentre Siciliacque, dopo la sperimentazione preliminare nel laboratorio di Idraulica Ambientale della Kore di Enna, proverà questa condotta innovativa in uno dei suoi impianti. Per la precisione in uscita dal potabilizzatore Ancipa, dove sono già state create delle derivazioni per allacciare alla rete idrica di sovrambito le nuove condotte prodotte in Rtm (Resin transfer moulding): un particolare processo per combinare materiali diversi tramite l’iniezione di resina liquida in uno stampo chiuso contenente un rinforzo in fibra di vetro.

Il progetto “Ti Sento” e il vantaggio di avere acquedotti con condotte di questo tipo sono stati illustrati durante il XIII convegno mondiale della European water resources association (Ewra), uno degli appuntamenti scientifici internazionali più rilevanti nel campo della gestione e della pianificazione delle risorse idriche, in corso al dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo. Durante una delle sessioni del convegno, i docenti Antonino Valenza (responsabile scientifico del progetto), Costantino Giaconia e Mauro De Marchis, hanno mostrato le tecnologie ingegneristiche applicate per la realizzazione, la sensorizzazione e il monitoraggio della tubazione, osservando che “la digitalizzazione degli acquedotti può diventare lo strumento principale per l’azzeramento delle perdite idriche”.

Per Siciliacque sono invece intervenuti Maurizio Sorce e Fabrizio Traina, ingegneri che seguono da vicino i progetti riguardanti la digitalizzazione, l’innovazione e l’automazione di reti e impianti. “Avere dei sensori inglobati in una condotta – spiega Traina – consente innanzitutto di monitorare una rete idrica in modo agevole e in generale di semplificare gli interventi da parte del gestore. In questo caso, il miglioramento tecnologico si ottiene perché, a differenza delle condotte tradizionali, non è necessario costruire i pozzetti per installare i sensori e collegarli agli impianti elettrici. Una semplificazione non da poco, che permetterebbe un minor dispendio di fondi e risorse umane per la digitalizzazione delle reti”.

L’esigenza di testare queste tubazioni su grossi diametri ha spinto i ricercatori universitari a rivolgersi a Siciliacque, società partecipata da Italgas (75%) e Regione Siciliana (25%) che gestisce il sistema idrico di grande adduzione, per i test sul campo. “Da programma – prosegue Traina – sono previsti due mesi di sperimentazione nel corso dei quali daremo alle università impegnate nel progetto ‘Ti Sento’ un contributo pratico nella fase di test di questa nuova condotta”. Il team Digitalizzazione-innovazione di Siciliacque, coordinato dall’ingegnere Maurizio Sorce, sta gestendo un piano complessivo di investimenti dell’importo di oltre 50 milioni, di cui 14 milioni a valere su contributi pubblici (Fondo sviluppo e coesione) per implementare nuove tecnologie e software a servizio del sistema idrico di sovrambito.

“Stiamo lavorando – dice Sorce – ad una piattaforma informatica unica, il cosiddetto Scada centralizzato, per il telecontrollo di acquedotti, potabilizzatori, pozzi, centrali idroelettriche e di sollevamento. Quasi tutti gli impianti sono già passati al nuovo Scada ed è iniziata la migrazione dei nuovi siti telecontrollati. Ma non è tutto. Contatori e misuratori ‘intelligenti’ di ultima generazione consentiranno di acquisire in tempo reale i volumi di acqua che circolano in rete, effettuare la bollettazione automatica, creare i bilanci idrici e analizzare le perdite. L’obiettivo stabilito da Italgas, socio di maggioranza di Siciliacque, è ridurre dal 15% al 6% le perdite entro il 2030. Parallelamente stiamo procedendo all’introduzione della mappa applicativa di gruppo, con la quale verranno gestiti in modo interconnesso i processi aziendali: risorse umane, contabilità, progettazione, gestione delle commesse, appalti e forniture”.