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Pubblicato il

17 Dicembre 2024

Autore

Daniele Ditta

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Pnrr, nel Trapanese si lavora per costruire un serbatoio da 12.500 metri cubi d’acqua

Coniugare emergenza e progettualità, sviluppo delle infrastrutture e contemporaneamente fronteggiare un’eccezionale scarsità di precipitazioni. È questa la sfida che affronta quotidianamente Siciliacque, società partecipata da Italgas e dalla Regione Siciliana. Da un lato gli interventi per mitigare gli effetti della siccità, dall’altro la costruzione di nuove opere per rendere più efficiente il servizio idrico di sovrambito. Come quelle inserite nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Uno dei progetti di Siciliacque, finanziato con 10 milioni del Pnrr, riguarda l’ottimizzazione dei cosiddetti “volumi di compenso” dei sistemi acquedottistici Garcia, Montescuro Ovest e Favara di Burgio.

In altre parole, un serbatoio dalla capacità di 12.500 metri cubi che assicurerà continuità nell’erogazione dell’acqua in caso di guasti o manutenzioni. Un investimento che andrà a migliorare le performance del sistema idrico Sud Occidentale della Sicilia. L’opera è in costruzione a Fulgatore, in provincia di Trapani, e sarà alimentata dall’acquedotto Montescuro. I lavori in cantiere proseguono secondo un cronoprogramma definito: assegnata a novembre 2023, il completamento dell’opera è previsto nell’arco di 22 mesi, ovvero a settembre del 2025, ampiamente in anticipo rispetto alla deadline del Pnrr, fissata a marzo 2026.

Il serbatoio da 12.500 metri cubi d’acqua garantirà l’approvvigionamento idrico alle utenze poste a valle nel caso in cui si dovesse verificare un’interruzione delle forniture. “Al serbatoio – spiega l’ingegnere Mauro Benfante, rup del progetto – verrà fatta arrivare la stessa acqua che richiede la rete, in modo tale da avere un volume di compenso in condizioni di deficit. Una riserva da poter utilizzare per fronteggiare situazioni straordinarie quali guasti o manutenzioni programmate che richiedono il fermo temporaneo dell’acquedotto”. In questo modo, insomma, non ci sarà nessuno stop della distribuzione idrica.

Quello di Fulgatore non è l’unico serbatoio d’accumulo di Siciliacque. Ce ne sono altri due, di volume leggermente inferiore, da tempo in funzione lungo la condotta dell’acquedotto Favara di Burgio, nell’Agrigentino. “Si tratta – dice l’ingegnere Benfante – di due serbatoi da 10 mila metri cubi ciascuno che si trovano nei territori di Montallegro (‘Don Pasquale’) e nel Comune di Ribera (‘Giraffe’). L’esperienza che stiamo vivendo da un anno a questa parte con l’eccezionale crisi idrica che ha colpito la Sicilia – conclude Benfante – ci insegna quanto sia importante la gestione sostenibile e la tutela delle risorse idriche, nonché assicurare una continuità nell’erogazione dell’acqua. In questo senso, i serbatoi d’accumulo consentono anche di effettuare i necessari interventi sulla rete senza arrecare disagi alle comunità servite”.