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Pubblicato il

22 Febbraio 2025

Autore

Daniele Ditta

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Tubi anti corrosione e una centrale più potente: così il Garcia trasporterà il doppio dell’acqua

Raddoppiare la capacità di trasporto dell’acquedotto Garcia: dagli attuali 450 litri al secondo ai futuri 760 litri al secondo. È questo l’obiettivo di una serie di lavori che Siciliacque, società partecipata da Italgas e dalla Regione Siciliana, sta realizzando nel tratto compreso fra la vasca Vaccarizzo (in territorio di Contessa Entellina) e il potabilizzatore di Sambuca. Si tratta di uno dei tre progetti finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che serviranno a migliorare le performance del sistema idrico sud occidentale dell’Isola.

Il raddoppio del Garcia è un investimento 9,7 milioni di euro, che si connette anche a un’altra delle grandi opere che verranno realizzate grazie al Pnrr: l’acquedotto Marsala, Mazara, Petrosino. Sì, perché dei 760 litri al secondo d’acqua in uscita dal potabilizzatore di Sambuca, circa 170 litri al secondo verranno immessi nella rete del costruendo acquedotto. I lavori per il raddoppio secondo tratto del Garcia sono stati consegnati il 15 gennaio dello scorso anno all’impresa che si è aggiudicata l’appalto. Il completamento dell’opera, collaudi inclusi, è previsto nel rispetto dei termini indicati dal Pnrr e cioè marzo 2026.

Ma nel concreto cosa stanno facendo gli operai impegnati nei cantieri? “Sostanzialmente – risponde l’ingegnere Antonella Pitisci, responsabile unico del progetto – si sta effettuando lo scavo e la posa di una condotta idrica pressoché in parallelo rispetto a quella esistente. Si tratta di una tubazione di oltre 4,6 chilometri in Prfv, poliestere rinforzato con fibra di vetro: materiale più leggero e flessibile rispetto all’acciaio, e che tra l’altro non è soggetto a corrosione. Le tubazioni in acciaio saranno presenti solo in piccoli tratti di terreno, per complessivi mille metri, ad esempio in corrispondenza dell’attraversamento di strade e fiumi o laddove lo richiede la tipologia di terreno”.

L’intervento progettato da Siciliacque non riguarda soltanto il potenziamento della rete idrica di sovrambito. Il “cuore” dell’infrastruttura è infatti la centrale di sollevamento Garcia, dove contestualmente sono in corso lavori di revamping elettrico e idraulico. “Stiamo adeguando tecnologicamente la centrale – spiega l’ingegnere Pitisci – in modo tale da aumentarne la facilità gestionale. L’impianto sarà dotato di cinque macchine idrauliche, quattro in funzione a rotazione e una di riserva, con una capacità di pompaggio di 200 litri al secondo ciascuna. La centrale, oggi a bassa tensione, sarà alimentata in media tensione e le macchine, tutte collegate allo Scada – il sistema di automazione degli impianti – risponderanno alle nuove esigenze di portata dell’acqua richieste a valle”.

Ciò significa che aumenteranno le dotazioni idriche per i Comuni serviti da Siciliacque, in un contesto generale di maggiore resistenza e resilienza dell’infrastruttura. “Le nuove condotte in Prfv – sottolinea il responsabile unico del progetto – sono meno soggette a rotture: diminuiranno quindi i fermi per manutenzione straordinaria dovuti a perdite riscontrate lungo il tracciato dell’acquedotto”.