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6 Settembre 2022

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Siciliacque

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Gela, Siciliacque s’impegna a intervenire su un tratto di condotta ammalorato. “C’è già il progetto, ma sui lavori pesa l’impennata dei costi dell’energia”

 

 COMUNICATO STAMPA

 

Gela, Siciliacque s’impegna a intervenire su un tratto di condotta ammalorato
"C’è già il progetto, ma sui lavori pesa l’impennata dei costi dell’energia"


Palermo, 6 settembre 2022 – Nel corso di un incontro che si è svolto stamattina alla presenza del sindaco di Gela, del presidente dell’Ati di Caltanissetta e dei vertici di Caltaqua, Siciliacque si è impegnata ad intervenire su tre chilometri di condotta che vanno dal partitore San Leo ai serbatoi Montelungo e Caposoprano: un tratto di rete ammalorato che nell’ultimo periodo, a causa di una serie di guasti, ha determinato interruzioni dell’approvvigionamento idrico alla città di Gela per effettuare le riparazioni.
“L’intervento – ha spiegato oggi nel corso della riunione Giuseppe Alesso, direttore generale di Siciliacque – è già progettato, purtroppo però a causa della riduzione degli incassi dai gestori d’ambito e all’impennata dei costi dell’energia, che ad agosto hanno toccato la cifra record di 4,6 milioni, non siamo riusciti a programmarlo. Quando le condizioni finanziarie della società lo consentiranno, avvieremo subito le procedure per la manutenzione straordinaria con l’obiettivo di completare i lavori, dell’importo di 2 milioni, nei primi mesi del 2023”.
Un altro intervento, ben più complesso, è la realizzazione ex novo della bretella che dal partitore San Leo porta l’acqua al potabilizzatore di Gela, i cui lavori sono stati quantificati in 5,5 milioni. “Anche in questo caso – ha sottolineato Alesso – la progettazione è in fase avanzata, ma l’opera andrebbe inserita all’interno della programmazione comunitaria per poter reperire le risorse necessarie. La nuova bretella sarebbe la soluzione in caso di torbidità dell’acqua e consentirebbe inoltre di alimentare Gela da più fonti qualora dovessero verificarsi dei guasti”.
Siciliacque, ai rappresentanti istituzionali presenti all’incontro di oggi, ha ricordato che grazie al potabilizzatore costruito a Gela è stato possibile spegnere il dissalatore e rimuovere le limitazioni all’uso dell’acqua che duravano da svariati anni. “L’attenzione al territorio gelese è stata sempre alta da parte di Siciliacque, malgrado l’impossibilità di usare i circa 100 litri d’acqua al secondo che avrebbe dovuto garantire la diga Disueri. Negli anni, le opere realizzate da Siciliacque hanno reso l’acqua di Gela potabile e hanno migliorato il sistema di distribuzione, ultimamente anche attraverso la condotta di Spinansanta. Per quanto riguarda infine il potabilizzatore – ha concluso Alesso – oggi è in corso un importante intervento di efficientamento”.


L’addetto stampa
Daniele Ditta (377-4172307)

 

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